CONTENUTI ARQUITECTURA VIVA 262
Lina Ghotmeh ha vissuto una vita itinerante tra Oriente e Occidente, passando dalla Beirut della sua nascita e della sua formazione alla Parigi dove ha avviato uno studio caratterizzato da un inevitabile profilo internazionale ma anche da una sensibilità per i contesti e i materiali.
Arquitectura Viva fa il punto del suo lavoro attraverso quattro esempi: il Museo Nazionale Estone a Tartu, la torre residenziale Stone Garden a Beirut, i laboratori Hermés a Louviers e il padiglione 2023 della Serpentine Gallery a Londra.
Il Dossier di questo numero presenta tre interventi realizzati sul patrimonio costruito di un Paese dal tessuto particolarmente denso di complessi storici, la Repubblica Ceca: la galleria PLATO a Ostrava di KWK Promes; la rivitalizzazione del lungofiume della Moldava a Praga di petrjanda/brainwork e la ricostruzione del castello di Helfštýn a Týn nad Bečvou di Atelier-r.
Nella sezione Arte e Cultura, Esperanza Guillén propone un profilo biografico di Eduardo de Adaro, l’architetto dell’edificio della Banca di Spagna, con il pretesto della mostra che ha curato per l’istituzione; mentre Javier García-Gutiérrez Mosteiro ripercorre l’opera di Antonio Palacios, in occasione del suo 150° anniversario della nascita. In tono diverso, Iñaki Bergera ricorda l’avventura delle nuove città della Spagna franchista, tema di una mostra allestita al Museo ICO.
Infine, le consuete rubriche Notizie e Libri completano il numero con un pezzo in cui Ricardo Aroca, all’indomani del recente incendio di Valencia, riflette sulla pericolosità degli edifici.