Arquitectura Viva 268

Vector Architects

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CONTENUTI ARQUITECTURA VIVA 268

Nell’arena tra tradizionalismo e architettura importata, Gong Dong ha avuto la saggezza di trovare la virtù nella via di mezzo e, combinando la sua formazione locale con un fruttuoso soggiorno in America, è riuscito a legare idee e forme contemporanee ai valori eterni del suo paese. Questo delicato approccio al design, cristallizzato in scene atmosferiche, è ciò che una selezione di cinque edifici del suo studio, tutti nella sua terra natale, cerca di illustrare.

Il dossier del numero presenta ristrutturazioni eseguite per adattare pezzi di patrimonio industriale a scopi culturali: il Kunstsilo Museum a Kristiansand (Norvegia), dal trio di studi di Barcellona composto da Mestres Wåge, Mendoza Partida e BAX Studio; l’Automatic Mills Silo a Pardubice (Repubblica Ceca), di Prokš Přikryl architekti; e l’Atelier LUMA ad Arles, di Assemble e BC Architects & Studies.

Nel capitolo Arte e cultura, Oliver Wainwright, critico di architettura del The Guardian, racconta la turbolenta storia dell’ampliamento della National Gallery di Londra, innescata da una rara scoperta fatta durante l’attuale ristrutturazione; e Luis Martínez di El Mundo scrive su uno dei momenti salienti della recente Mostra del cinema di Venezia, The Brutalist, che racconta la storia di un architetto ebreo che emigra negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale. Le consuete sezioni Notizie e libri sono completate da un estratto dall’ultimo libro dello storico Juan Francisco Fuentes, in cui analizza l’influenza della cultura americana sulla scena mutevole della Madrid degli anni ’20.

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