Il guest editor Tadao Ando racconta la sua visione dei paesaggi del futuro, Jordi Bellmunt Chiva analizza le sfide della progettazione paesaggistica, Tomoki Kato ci porta alla scoperta dei nuovi giardini giapponesi.
CONTENUTI DOMUS 1057 – MAGGIO 2021
Un sentiero panoramico a Shenzhen, in Cina, permette ai visitatori di godere di un punto di vista elevato rispetto alla foresta, “raggiungendo un equilibrio tra sensibilità ambientale e iconicità”.
In Cile, un memoriale nato da Alarcón+Fuhrhop+Montalbetti arquitectos, sfrutta il contrasto tra cinquanta lastre di cemento e la natura incontaminata per veicolare l’elaborazione del lutto senza vincoli nè pregiudizi. Infine, due paesaggi generati dalla necessità di ripristinare l’ecosistema locale negli Emirati Arabi e in Austria, ci mostrano come l’architettura di paesaggio sfrutta le dinamiche naturali ed il clima per creare un ambiente “indissolubilmente connesso con la salute e la vitalità del nostro pianeta.”
Design by Nature invece, è un progetto a metà tra l’arte e il design che apre la sezione Design. Esso sviluppa degli oggetti ispirati e modellati sulle forme dell’ambiente naturale, grazie anche alla collaborazione e creatività di Patrizia Moroso. Sempre nella sezione Design troviamo il progetto Urban Sun dello Studio Roosegaarde, nato e accellerato anche dalla pandemia, su come “il potere della luce possa essere usato per combattere i virus e migliorare il nostro benessere”.
La risposta si è concretizzata sotto forma di immagini, schizzi e testi, un’eccezzionale espressione di creatività tra architettura, design e fotografia.
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