Interni 729 – Marzo 2023
Contenuti: At home in the wild
Chi non sogna di abitare in una casa dotata di un rigoglioso giardino o di una grande terrazza? Con l’arrivo della primavera, cresce la voglia di aprire le mura domestiche e di portare all’aperto la nostra quotidianità. Lo sanno bene i progettisti e anche le imprese dell’arredo, che già da tempo propongono in sofisticate versioni da esterni molte delle loro collezioni – anche i grandi classici – dedicando all’abitare open air la stessa ricerca della qualità perseguita negli interni.
Vivere fuori
Dagli arredi ai complementi tessili, dalle superfici alle componenti più tecniche, per arrivare alle cucine: gli elementi che concorrono a definire lo stile e la funzionalità di un casa sono oggi realizzati anche per l’utilizzo all’aria aperta, grazie a una ricerca continua sui materiali e sui processi di produzione che aggiunge performance inaspettate, spesso celate all’interno di un cuore sempre più tecnologico. È quanto emerge da questo numero dedicato al ‘vivere fuori’, da cui nascono diversi temi di riflessione progettuale. Quello del giardino, per esempio, inteso come laboratorio di sperimentazione dove testare manufatti, pensieri e speranze – come racconta una mostra che si inaugura a fine marzo al Vitra Design Museum. Oppure quello del costruire in habitat estremi: un bivacco in alta quota, una casa nel deserto, una villa che si solleva con l’innalzamento del livello del mare.
Born to be wild
La cultura del design si misura con le nuove condizioni climatiche che rendono la concezione dell’abitare ogni giorno più sfidante. Ma anche quando si relaziona con i territori antropizzati, il progetto regala stupore ed emozione. A raccontarlo sono diverse architetture che spaziano da Milano a Sydney, dalla campagna netina al lago di Ginevra, in un viaggio denso di spunti curiosi dove forme, materiali e colori esprimono una qualità estrema nella cura del dettaglio. Alla ricerca di assonanze e armonie con paesaggi, contesti ed epoche differenti.