Interni 736 – Novembre 2023 + Annual Contract 2023
L’approccio alla cultura del progetto è sempre più aperto alle contaminazioni di discipline diverse. Il numero affronta il rapporto di scambio tra arte e design e che funzione può avere. A partire dal Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka
Interni partner della comunicazione e promozione del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka: questa la notizia di grande orgoglio per la nostra rivista. Presentiamo in questo numero una preview del Padiglione Italia intitolato La Città Ideale, interpretato da Mario Cucinella e dal suo studio MCA – Mario Cucinella Architects, vincitore del concorso per il progetto, con il supporto di Mario Andrea Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka. Il sottotitolo L’Arte rigenera la vita esplicita l’idea a monte del progetto, che è quella di riportare l’uomo, la natura, la sostenibilità e la vita al centro della città ideale futuribile.
L’eclettica creatività delle architetture di interni
Una dichiarazione d’intenti che, in un’accezione più ampia, si ricollega al tema Arte&Design declinato di questo numero. Un’eclettica creatività contraddistingue le architetture d’interni: l’abitazione milanese di un manager della comunicazione, una casa storica dell’Oltradige attualizzata da ModusArchitects con riferimenti alla tradizione alpina, il flagship store Bershka di Milano che OMA propone in un’ottica esperienziale di omnicanalità.
Arte e design, quale rapporto di scambio?
Il concetto di serie aperta, di edizione limitata o di pezzo unico si afferma sempre più tra i giovani progettisti decisi a sperimentare una via alternativa all’industria. È quanto emerge dalle ultime rassegne del design diffuse in Italia, e non solo, che mostrano un approccio al progetto sempre più aperto alle contaminazioni di discipline diverse e a una libera espressività – non più condizionata dalle logiche della serialità – che le aziende dell’arredo hanno deciso di accogliere e integrare nelle loro collezioni. Si tratta di un rapporto di scambio tra arte e design, in cui la prima favorisce l’assunzione di nuovi punti di vista, il secondo permette di aggiungere all’arte ciò che questa, per sua natura, non ha: una funzione pratica.
Annual Contract 2023: quale futuro per ufficio, hotellerie e nuove proposte residenziali?
Come sarà il mondo dell’ufficio? Certamente gli spazi di lavoro (tralasciando per un attimo il tema dell’home office) preludono a modelli più comunitari e meno verticistici di un tempo. Si lavora in condivisione: di computer, di scrivanie, di sale meeting; e al tempo stesso le tecnologie ci permettono relazioni e connessioni che fino a poco tempo fa erano impensabili. Lo stesso si può dire delle nuove proposte residenziali: case più piccole ma con spazi condominiali condivisi (Spa, nursery, laundry, aree meeting e lounge) simili ai servizi offerti fino a oggi più dagli alberghi che dalle abitazioni. Gli hotel saranno certamente più green e multitasking. E le città? Può essere il momento di un ripensamento profondo, soprattutto in chiave sociale, in cui si privilegiano le reali necessità degli abitanti.
Ma il futuro è anche consapevolezza che il mondo è ancora carico di disequilibri, che esistono intere comunità che vivono in condizioni di promiscuità e di disagio: pensare a soluzioni residenziali per questa fetta importante del mondo significa rendersi conto che il bene del nostro pianeta non passa solo dalla riduzione di CO2.