Interni 738 – 1-2/2024

French Twist

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Interni 738 – Gennaio / Febbraio 2024
L’International English Issue, primo numero del 2024, racconta Parigi e dintorni: dall’architettura al design, dal centro alla periferia, dalla campagna alla città

È dedicato a Parigi e alla Francia il primo numero doppio dell’anno di Interni, per consuetudine in inglese e come sempre pensato per raggiungere gli appuntamenti internazionali del design. La ragione di un focus così mirato è che la Ville Lumière e i suoi dintorni, dall’architettura al design, dal centro alla periferia, dalla campagna alla città, stanno rivelando una freschezza di pensiero e di progetto molto stimolante.

Architetture fuori dagli schemi

In architettura, le opere recenti di protagonisti quali Jean-Michel Wilmotte e Rudy Ricciotti invitano i lettori di Interni alla scoperta di racconti non lineari di matrice umanista e forte spettacolarità nel tessuto urbano. Altrettanto, la Cité internationale de la langue française, di casa nel rinascimentale Château de Villers-Cotterêts, dove gli interventi di Atelier Projectiles invitano i visitatori a partecipare in modo attivo alle varie attività museali. Nel X arrondissement, la Agency Art Recherche Industrie di Ramdane Touhami immerge poi nella dimensione privata di una creatività fuori dagli schemi.

Uno spirito sperimentale

Les Italiens fanno il resto. Paola Navone, progettista molto apprezzata sulla scena francese, restituisce il valore di connessioni, sguardi e sapori che non conoscono confini linguistici e geografici. La affiancano Alfonso Femia, Diego Grandi, Ferruccio Laviani e altri noti protagonisti del design nostrano che raccontano il forte legame d’affezione e ispirazione con Parigi. Tutti loro riconoscono alla Francia il merito di assegnare al décor la stessa dignità attribuita al design, grazie a una tradizione secolare che oggi si rinnova nello spirito sperimentale di una giovane generazione di progettisti da cui emerge una forte presenza femminile.

Omaggio alla creatività francese

A rappresentare la grande scuola del design contemporaneo francese sono poi Ronan Bouroullec, autore di raffinati lavori artistici che alimentano la sua ricerca sul prodotto, e l’intramontabile Philippe Starck: la sua visione provocatoria del progetto ha forgiato dagli anni Ottanta molti designer oggi noti a livello internazionale che raccontano quale sia ora il senso di questa importante eredità. L’omaggio di Interni alla creatività francese si conclude con una domanda: è possibile individuare un fil rouge nel lavoro dei designer d’Oltralpe? Lo abbiamo chiesto a sette noti progettisti francesi che collaborano con le aziende del Made in Italy. Per capire quanto la cultura d’origine influenzi il loro approccio e come la visione di ciascuno si innesti sul saper fare delle imprese italiane, per dar vita a prodotti capaci di abbattere le frontiere e parlare le lingue del mondo.

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