Interni 755 – Ottobre 2025 – Material World
Un viaggio tra i materiali, un percorso tra progetti di architettura e design che esplorano le relazioni tra materia, ambiente e cultura
Materia, materiae. Il numero di ottobre è interamente dedicato ai materiali: ultra naturali e ultra tecnologici, biobased, riciclati, ibridi. In un’esplorazione delle loro potenzialità. Perché da quando il progetto è chiamato a confrontarsi con scenari complessi, tra crisi ambientali, disuguaglianze e scarsità di risorse, la materia non è più solo sostanza: è visione, strumento, risposta. Genera forme, costruisce spazi, suggerisce soluzioni di adattamento.
Il materiale è intelligenza
Lo ricorda anche la XIX Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, curata da Carlo Ratti: il materiale è intelligenza. Ed è lì, nella materia, che si costruisce l’incontro possibile tra natura e artificio, tra umano e digitale. Non basta il codice: serve un nuovo pensiero progettuale aperto, condiviso, capace di attraversare discipline e linguaggi.
Materia, ambiente, cultura
In questa prospettiva, abbiamo selezionato progetti che esplorano relazioni profonde tra materia, ambiente e cultura. Dalla valle di Bamiyan, in Afghanistan, dove un nuovo centro culturale diventa luogo di incontro e dialogo tra le etnie, a Costantia, in Sudafrica, dove un’architettura a basso impatto ambientale tra vegetazione e acqua crea un ecosistema abitativo armonico, connesso, sensoriale, fino a Milano dove la nuova ricomposizione di Triennale al Piano Parco interpreta con intelligenza progettuale l’idea originaria del Palazzo dell’Arte di Giovanni Muzio.
Una visione sostenibile
Anche la sezione Design riflette quest’orientamento. Il focus è sui materiali locali e di recupero inteso non come alternativa o compromesso, ma come risorsa. La materia diventa infatti processo, ciclo vitale, rigenerazione. Parte integrante di una visione sostenibile. Un esercizio di consapevolezza: perché ogni progetto, dalla scala molecolare a quella urbana, nasce dalla materia. Che non è mai neutra. È motore del cambiamento.
Annual Bagno 2025: focus sul valore dell’acqua
Noi siamo acqua. A pensarci sembra assurdo, ma il nostro corpo è composto al 70 per cento da acqua. Un bene primario di cui spesso ci dimentichiamo, tranne quando ci troviamo di fronte alla violenza di un uragano o di un’alluvione. Dobbiamo avere più cura dell’acqua che ci regala tanto benessere. Non a caso, la grande tradizione delle acque termali, in gran voga in epoca romana e, molto più avanti, a partire dal XVII secolo, sta vivendo una vera e propria rinascita grazie al rilancio di importanti stazioni termali e alla realizzazione di nuove terme. L’acqua ha anche un fascino scenografico sia nella natura che nell’artificio: dopo le straordinarie opere barocche, ecco che nelle città contemporanee le municipalità riscoprono il valore sinestetico e simbolico delle fontane d’artista. In alcuni luoghi molto lontani da noi e da questo Occidente ormai in declino, l’acqua è un miraggio, un sogno agognato. Ma per fortuna, anche grazie alla comunicazione globale, qualcosa si muove e stanno nascendo nuovi progetti per diffondere questo bene prezioso nelle zone aride del mondo.
