Live Centre of Information

Da Pompidou a Beaubourg (1968–1971)

47,00

This field can't be Empty
This field can't be Empty
This field can't be Empty
This field can't be Empty
Categorie: ,

SCOPRI L’ANTEPRIMA!

Da Pompidou a Beaubourg (1968–1971)

Quando, il 19 luglio 1971, Jean Prouvé e Robert Bordaz svelarono il progetto vincitore del concorso per il Centre Beaubourg di Parigi, oggi noto come Centre national d’art et de culture Georges Pompidou, la reazione della stampa e del pubblico fu dura.

Gli architetti del progetto, Renzo Piano, Richard Rogers e Gianfranco Franchini, sono considerati degli ‘sconosciuti’; i suoi promotori, gli ingegneri della ditta Ove Arup & Partners, sono semplicemente dimenticati; l’idea originaria di un “Live Center of Information”, con le sue sequenze di piattaforme flessibili sospese su una piazza all’aperto per la folla, è ridotta all’immagine di una ‘diga di metallo’ nel cuore di Parigi; la giuria, che comprendeva figure del calibro di Prouvé, Oscar Niemeyer e Willem Sandberg, era ritenuta dominata dal peso carismatico di Philip Johnson; si credeva che l’uomo che aveva avviato il concorso, il presidente francese Georges Pompidou, non fosse a conoscenza dei metodi della giuria e fu costretto ad accettare controvoglia un vincitore che non sosteneva.

A cinquant’anni da quegli avvenimenti, attraverso lo strumento della cronaca e il ricorso a tutte le fonti documentarie disponibili e alle decine di testimonianze, è tempo di analizzare queste false certezze e tracciare la genealogia di questa celebre e ancora controversa opera: dall’idea originaria del presidente Pompidou di un monumento per rinvigorire l’architettura francese nel dibattito internazionale alle complesse origini di un progetto in cui convivevano delicatamente le aspirazioni e le pulsioni avanguardistiche di architetti e ingegneri, alla ricostruzione delle complesse trame politiche e delle visioni ideologiche che si celavano dietro i lavori della giuria.

Il libro presenta una prefazione di Laurent Le Bon, presidente del Centre national d’art et de culture Georges Pompidou, un’introduzione di Roberto Gargiani, professore emerito dell’École polytechnique fédérale de Lausanne-EPFL, e un’intervista inedita di Boris Hamzeian con Renzo Piano.