Uno sguardo approfondito ai moderni spazi sacri in Giappone, Corea e Francia progettati dall’architetto giapponese di fama mondiale, offrendo un accesso senza precedenti al suo processo di pensiero attraverso fotografie, schizzi e progetti.
Tadao Ando è uno degli architetti più conosciuti e influenti dell’età contemporanea. La sua opera è inconfondibilmente spirituale, anche per un non credente. Fortemente influenzato dalle tradizioni giapponesi e interessato principalmente all’uso del cemento come materiale da costruzione, Ando sfrutta la semplicità per consentire alle persone di sperimentare facilmente lo spirito e la bellezza della natura, tralasciando gli ornamenti a favore di enfatizzare l’ambiente circostante e l’integrazione degli edifici con il mondo naturale. Per Ando, la luce del sole, il vento e la pioggia sono espressioni del mondo naturale e anche la geometria fa parte della realtà sottostante della vita.
Philip Jodidio fornisce uno spaccato del modo unico di Ando di immaginare gli spazi spirituali, che mescolano semplicità e mistero, razionalità e natura selvaggia. Il volume presenta tredici luoghi in modo approfondito, molti per la prima volta in gloriosi colori: dalla Collina del Buddha a Sapporo, in Giappone, che è circondata da migliaia di piante di lavanda, allo Spazio di Meditazione a Parigi, dove è possibile fermarsi per un momento di tranquilla riflessione. La Chiesa della Luce è segnata solo da un’apertura cruciforme che lascia allo spettatore la contemplazione delle qualità della forma, della luce e dello spazio. Al Tempio dell’Acqua, dietro un muro curvo appare uno stagno ellittico di fiori di loto e una stretta rampa di scale al centro dello stagno conduce al santuario interno. Come scrive Ando nella sua prefazione, il libro riflette il suo studio permanente sugli spazi di culto, dove le persone si riuniscono, e rappresenta un periodo speciale della sua vita in cui si è concentrato maggiormente sul suo lavoro spirituale.